Con: Emanuela Mendolia, Giuseppe Pollicina, Stefano Stagno, Tania Alioto, Lucia Sottile, Ludovica Fazio, Serena Perdichizzi.
Cenerentola 2.0 è la prima nostra avventura nel mondo delle fiabe, nata un po’ per scommessa nell’estate 2017 adattando il testo scritto da Giuseppe Pollicina per il saggio della scuola di danza “Move your body” di Barcellona Pozzo di Gotto. Scommessa vinta perché dal debutto nell’agosto 2017 non ci siamo più fermati.
Trama e Note di Regia
Tutte le storie che si rispettano hanno bisogno di un po’ di magia e qualche effetto speciale. La nostra storia non è sicuramente da meno. Ci troverete dentro tutti gli ingredienti classici del mondo incantato delle fiabe. Principi, Fanciulle, Fate, Re, qualche cattivello, uccellini, Zucche, topi… Topi? Ah si, da regolamento devono esserci anche i topini.
La storia inizia a casa di Cenerentola in un giorno qualunque, è quasi l’alba e come ogni mattina il rintocco del campanile sta per dare la sveglia alla nostra bella fanciulla… La aspetta una dura giornata di lavoro fatta di mille piccoli impegni da rispettare. Per fortuna la dolcezza del suo carattere e i suoi amici animaletti, la aiutano ad affrontare tutto con un sorriso.
La nostra Cenerentola, che per inciso non è su Facebook, ha come previsto due sorellastre che pretendono da lei un lattuccio che deve essere bello caldo e non come l’ultima volta che era caldo ma non troppo, deve essere del calore giusto, né troppo né poco, se fosse troppo caldo potrebbero bruciarsi la lingua, se fosse poco caldo, non lo potrebbero digerire, e le uova che devono essere della consistenza giusta, se sono troppo cotte, tanto vale che prendano un uovo sodo, quindi l’uovo deve essere alla coque. Né troppo soffice né troppo duro. Né liquido, né solido, né cotto né crudo, l’uovo deve essere… deve essere… deve essere… giusto!
E poi c’è sua altezza Reale Re Baldovino Frachidio Alamberto Pomposio d’Altamura delle Pianure Verdestriate che organizza il gran ballo di corte (in realtà cerca una moglie per il figlio) a cui potrà partecipare solo chi avrà i giusti requisiti previsti di moralità, nobiltà, fedeltà, trallallà zumpappà e qua e là. Come fare a meno quindi del Principe Filippo Riccardo Oronzo Febronio Arturo Pancrazio Orazio e Curiazio, per gli amici Ugo, che sceglierà la futura Regina fra tutte le donzelle a cui concederà l’alto onore di ballare con lui.
Aggiungete un ciambellano molto, molto particolare, strampalato e lunatico, che attraversa la storia qua e là, aggiungete musiche da sogno e coreografie, ovviamente da favola ed è fatta!
E per finire serve la fata madrina che deve raccomandare a Cenerentola di tornare entro la mezzanotte perché purtroppo l’applicazione “Carrozza e vestito extrafigo” scade. Ancora non le riescono gli incantesimi a lunga durata. Del resto il ballo con la futura Regina dovrebbe andare in onda su Rai Magia per forza entro la mezzanotte perché scade anche il satellite quindi tutto deve essere calcolato a puntino. A volte è fatalmente difficile essere fata, basterebbe una fatalità e tutta la fatica fatta sarebbe… fatua. Ah… che fatica.
Insomma se volete una Cenerentola bella, divertente e diversa dal solito questa fa al caso vostro, incanterà i bambini divertendoli e farà tornare bambini gli adulti che potranno sognare ancora una volta con un allestimento intrigante e giocato fra ironia e simpatia.