Non ce ne importa niente, 26 novembre 2017
Non ce ne importa niente non è un semplice concerto, ma una vera e propria piece di teatro musicale, che propone allo spettatore un viaggio temporale a ritroso, verso gli anni ’30. Le Sorelle sono Turbina Marinetti (Nicola Olivieri, attore e corista lirico), Elica Marinetti (Matteo Minerva, attore, cantante) e Scintilla Marinetti (Marco Lugli, cantante e attore, diplomato ai Filodrammatici). Nel marzo del 2008 debutta al Teatro CIAK di Milano con testo di Giorgio Bozzo e regia di Max Croci. Il debutto vede la presenza di quasi 1.700 persone con grosso successo di critica. Da allora le Sorelle Marinetti sono in tour costantemente nei principali teatri italiani e hanno partecipato a prestigiosi Festival e manifestazioni.
Recital Natale a Teatro, 17 dicembre 2017 Mezzosoprano: Silvia Pianezzola – Pianoforte M°Antonino Averna.
Preparatevi al Natale facendovi trasportare dalle calde e travolgenti armonie che pianoforte e voce riescono a produrre attraverso arie tratte dal repertorio operistico e cameristico nazionale ed internazionale. Un Recital da gustare facendosi trascinare dal talento della voce di Silvia Pianezzola e dalle note del M° Antonino Averna, direttore del conservatorio Corelli di Messina.
SERATA PIRANDELLO, 29 dicembre 2017 SGOMBERO – Già composta nel 1918 questa novella è imperniata sulla protagonista, Lora. Lora è uno dei personaggi “esclusi”, “rifiutati” da Pirandello, come la sciantosa di “Questa sera si recita a soggetto” e tanti altri ancora che ritrovati nei suoi scritti vari ri-prendono vita completando a loro modo quella “commedia umana” che è tutta l’opera di Pirandello. L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA – Tratto dalla novella “Caffè notturno” chiamata poi “La morte addosso” diventerà grazie all’autore stesso, il monologo teatrale che tutti conosciamo, ma mai abbastanza scandagliato. Il motivo centrale non è la morte avvenuta, come in “All’uscita” altro atto unico poco conosciuto; non la morte scontata, ma quello che Leopardi chiamerebbe “l’appressarsi della morte”. Il protagonista conosce una misura di angoscia, ma anche di liberazione e Pirandello ne estrae una particolarissima personale lirica. Questo atto unico è il vertice della drammaturgia pirandelliana. Il protagonista vede finalmente il mondo quale è e vi si specchia dicendo addio all’esistenza.
Me & Mister G – Non è il classico Gaber, 14 gennaio 2018
In questo omaggio al Signor G, Ivan Bertolami intende riportare alla luce il Teatro Canzone, ideato da Giorgio Gaber e Sandro Luporini. La pièce sarà scandita da monologhi e canzoni, in alcuni casi apparentemente leggeri ma dal contenuto profondo. La parte musicale sarà curata dai Maestri Antonio Vasta, Carmelo Imbesi e Carmen Zangarà. Una serata unica, l’ideale per riavvicinarsi ad un grandissimo artista che forse un giorno passerà di moda, ma che non smetterà mai di essere attuale. Questo spettacolo va in scena da 8 anni ed è in continua evoluzione. Ha girato buona parte del paese arrivando nel 2014 orgogliosamente ed umilmente al Festival Gaber in Toscana.
corTeatro, 21 gennaio 2018
Seconda edizione del concorso “corTeatro” dedicato ai corti teatrali. La durata massima di ciascuno spettacolo o estratto di spettacolo è di 20 minuti. Gli spettacoli sono votati dal pubblico e da una giuria tecnica. La Giuria Tecnica assegnerà il premio Dario Fo. I voti del pubblico assegneranno il premio Renzo Rossitto.
IL BERRETTO A SONAGLI, 4 febbraio 2018 Salvo Saitta riporta in scena il celebre capolavoro di Luigi Pirandello che debuttò a Roma nel 1917 in dialetto siciliano. Accolto dal pubblico in modo tiepido, il testo fu tradotto in italiano dallo stesso Pirandello, conservando lo stesso spirito ma soprattutto la costruzione delle frasi: così come erano state scritte in siciliano così dovevano essere fedelmente tradotte, in modo tale da conservare i suoni della nostra “lingua”, quella siciliana appunto.
Tango, monsieur? 18 febbraio 2018
La vita di un incallito “Don Giovanni” è in pericolo: quattro donne diversissime tra loro, vengono convocate, lo stesso giorno alla stessa ora e nello stesso luogo per scoprire d’essere accomunate da un beffardo destino: l’essere mogli o fidanzate del medesimo uomo. Questi, ha lasciato furbescamente al fedele maggiordomo la risoluzione del caso. Se l’impenitente donnaiolo cogitava di liberarsi in un sol colpo delle quattro malcapitate, sotto gli occhi esterrefatti dell’attonito maggiordomo, gli eventi si evolvono in un comico crescendo assumendo ora i toni del giallo, ora quelli del grottesco, ora quelli dell’assurdo, accompagnando lo spettatore fino all’inimmaginabile finale.
IL BACIO, 4 marzo 2018
Barbara De Rossi-Francesco Branchetti nel testo dell’olandese Ger Thijs “Il Bacio”. Un incontro casuale nel bosco fra un uomo e una donna è l’inizio di un viaggio nel cuore di due sconosciuti che, da un primo momento di diffidenza, passano a confidenze più intime, fino ad arrivare ad un bacio che suggellerà un’unione sincera ma provvisoria. L’opera racconta il mistero della nascita di un sentimento, di come due vite e due personalità molto diverse possano invece ‘rivelarsi’ l’una all’altra e trovarsi: una donna che va alla ricerca del suo destino, un uomo che fa i conti con i suoi fallimenti e con il suo passato. Tra i due nasce un sentimento magico, dove hanno spazio la leggerezza e il candore, la fragilità di due anime che fanno i conti con la propria vita.
That’s amore, 13 marzo 2018
La storia vede protagonisti un lui e un lei, che non si conoscono. Lui è stato lasciato dalla fidanzata. Lei molla il fidanzato. Lui e Lei si ritrovano senza casa. Lei e Lui affittano, per uno strano scherzo del destino, lo stesso appartamento. Lui e Lei sono costretti a passare un intero weekend insieme, ma Lei odia tutti i “Lui” e Lui odia tutte le “Lei”. I problemi arrivano quando arriva “L’altro”. In un vorticoso susseguirsi di situazioni nasce una divertente storia d’amore condita da dolci e romantiche canzoni, una vera e propria commedia musicale “da camera”. Una favola moderna sul bisogno d’amarsi per affrontare la vita.
Fiato di madre, 25 marzo 2018
Fiato di madre è in realtà la storia di tutti noi, figli di mamme siciliane. Nel corso dello spettacolo, chi non si ritroverà a ridere di se stesso? Ed a pensare ” È vero! Anche mia mamma”. La mamma proietta su di te la sua lunga ombra affettiva; vive per te e attraverso te; vuole la tua felicità, anche a costo di renderti infelice. Non ti disturbare ad avere un carattere, lei ne ha già uno pronto da imprimerti. Il fatto che tu ne manifesti uno, tuo, le sembrerà un’interferenza gratuita. Ricorda: prima ancora che tu esista, qualcuno ha già deciso che ci sarai. La personalità, in definitiva, è quella parte dell’anima che riesce a trovare scampo dalla mamma. Appropriandosi prima del dito, poi del braccio e infine di tutto il resto, la mamma mi ha insegnato che la vita non è altro che la riconquista della sovranità su se stessi. Ed in questo spettacolo ve ne voglio parlare. Insieme in scena Pierpaolo Petta alla fisarmonica.
La cena dei cretini, 8 aprile 2018
Un classico della commedia francese, un grande successo che da oltre vent’anni diverte, affascina ed emoziona le platee di tutto il mondo. Un gruppo di ricchi borghesi parigini ogni settimana organizza, per divertimento, una cena in cui ognuno di loro invita un “cretino”: il migliore vincerà la serata. Comincia da qui una girandola di gag irresistibili e malintesi divertenti, che trascineranno il pubblico in un turbinio di risate di fronte alle situazioni paradossali ed incredibili che, loro malgrado, i protagonisti saranno costretti a vivere. I personaggi di Pierre e Pignon sembrano scritti su misura per Triestino e Pistoia, che affrontano per la prima volta un autore d’oltralpe, accompagnati da una compagnia di splendidi attori.
Desiderio alla luna, 20 maggio 2018
Di e con Luigi Siracusa Chitarra: Francesco Picciolo, Clarinetto: Giuseppe De Luca, Flauto: Eliana Russo, Violoncello: Chiara Michela Gasparo, Percussioni: Davide Nastasi. Desiderio alla luna è un racconto che Tom fa della storia della sua famiglia ispirata ai fatti contenuti ne “Lo Zoo di Vetro” di Tennessee Williams. Più precisamente, sono i frammenti, rimasti impressi nella sua memoria, degli ultimi tempi in cui ha vissuto nell’agglomerato di case urbane a forma di alveare a Saint Louis con la madre abbandonata dal padre e la sorella zoppa.
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